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Moschea, no da tutti i partiti del quartiere

Al termine di due ore di dibattito serrato tra i consiglieri di maggioranza, di opposizione e i cittadini, nessuno si schiera per un «sì» convinto all’ipotesi di vedere la moschea edificata in via Iori. Sia dal centrodestra, sia dal centrosinistra. Il più possibilista, il responsabile della commissione cultura Luca Bassi, opta per «una delocalizzazione delle moschee in diversi punti della città». Il consiglio di quartiere che si è svolta l’altra sera nella sede della sesta circoscrizione si è concluso con l’impegno del presidente Graziano Vecchi di inviare agli assessori comunali all’urbanistica, Angelo Malagoli, e al traffico, Giuseppe Davoli, una lettera urgente in cui si rilevano «i problemi che l’edificio religioso provocherebbe nel quartiere». Alla proposta del portavoce del comitato di Ospizio, Ivano Incerti, di «un incontro con l’imam e la comunità araba supportato dal Comune e dalla circoscrizione», Vecchi ha chiesto tempo. Piovono intanto dei no trasversali dai politici e dai residenti sulla moschea dopo quanto rilevato dalla Gazzetta su una sua possibile ubicazione a Ospizio. Cosa che ha contrariato una parte dei cittadini della zona. Secondo il consigliere comunale della Lega nord Gabriele Fossa, presente l’altra sera al consiglio, la destinazione d’uso di un capannone di via Iori potrebbe essere cambiata per fare spazio a un’associazione culturale. L’unico ostacolo sarebbe dato dalla superficie da destinare a parcheggi, che dovrebbe aumentare dal 25 al 40%. «In base a una delibera del consiglio comunale del 34 maggio 2002 i parcheggi mancanti potrebbero però essere riscattati - dice Fossa - pagando una cifra al Comune fino a un massimo di cento metri quadrati: cosa che nel caso di via Iori è fattibile». «Mancano le condizioni oggettive per utilizzare il capannone in una strada che è troppo stretta e in un’area già vessata da altri problemi. Dove parcheggerebbero le centinaia di fedeli musulmani che arriverebbero nel quartiere per i loro riti?» hanno chiesto a più riprese i consiglieri della Lega Nord, Paolo Roggiero, e di Forza Italia, Matteo Iori, e altri cittadini. «La dicitura centro culturale è soltanto un escamotage: i musulmani in quello spazio farebbero politica», sostiene Dante Davalli, di An. «Via Iori non è l’ideale - ha commentato Vecchi - ma la circoscrizione non può impedire un percorso amministrativo». E’ intervenuto ieri anche Giorgio Demuras, responsabile dei volontari Verdi Emilia: «La moschea attirerebbe gente poco gradita: spacciatori e terroristi».